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ACIDO LATTICO. Da quando viene prodotto a quando non vi permette di fare i compiti per casa

ACIDO LATTICO. Da quando viene prodotto a quando non vi permette di fare i compiti per casa

Vi sarà sicuramente capitato di sentire frasi del tipo: “Ieri mi sono allenato e oggi sento i muscoli pieni di acido lattico” oppure “Che dolore ai muscoli! Deve essere l’acido lattico” o ancora “Professoressa non ho avuto tempo di fare i compiti per colpa dell’acido lattico”. Insomma, nel tempo sono state addossate innumerevoli colpe a questo fantomatico “acido lattico”, il nemico numero uno dei nostri muscoli. Ma sarà tutto vero? Che cos’è l’acido lattico? Fa bene? Fa male? Se ne sta per i cavoli suoi? Cerchiamo di capirlo.

Prima di combatterlo però bisogna conoscere il nostro “nemico”. L’acido lattico (spesso nominato lattato) è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico lattacido (o glicolisi anaerobica).

Ok, facciamo subito un passo indietro e spieghiamo questi paroloni. Che cos’è il metabolismo anaerobico lattacido? In brevissimo è uno dei sistemi del nostro corpo che ci permette di produrre energia. In particolare riguarda le attività vicine all’intensità massimale che durano tra i 15 e i 120 secondi e, essendone un “sottoprodotto”, l’acido lattico si accumulerà in seguito all’utilizzo di tale sistema.

Quindi ricapitolando: stai facendo uno sprint di 400m o stai eseguendo un esercizio con sovraccarichi e ripetizioni medie (tra le 6 e le 20)? E’ la glicolisi anaerobica che ti permette di farlo utilizzando principalmente carboidrati e glicogeno muscolare e risultando nella produzione e nell’accumulo di acido lattico nel muscolo.

Altra curiosità: tecnicamente acido lattico e lattato sono composti chimici diversi.  E’ vero che la glicolisi anaerobica produce acido lattico ma questo, nel muscolo, si dissocia velocemente rilasciando uno ione H⁺ e ciò che ne rimane va a formare un sale che prende il nome di “lattato”.

Bene, abbiamo capito che l’acido lattico rimane composto solamente pochi istanti ma cosa succede invece al lattato e agli ioni H⁺?

Consideriamo che al nostro corpo serve sempre energia da poter utilizzare al momento del bisogno e il lattato deve essere considerato proprio come una forma utile di energia potenziale.

La rimozione del lattato dal sangue può avvenire o tramite ossidazione all’interno della fibra muscolare in cui è stato prodotto, o può essere trasportato ad altre fibre muscolari per ossidazione. Il cuore, il cervello e molte fibre a contrazione più lenta sono molto adatti a rimuovere il lattato dal sangue, tanto che essi preferiscono il lattato come fonte di combustibile.

Il lattato che non è rimosso in questo modo viene trasportato attraverso il sangue al fegato dove, attraverso un processo noto come ciclo di Cori, può essere convertito in piruvato e in seguito in glucosio. Questo glucosio può essere sia metabolizzato dai muscoli al lavoro sia immagazzinato nei muscoli come glicogeno per un uso successivo.

Il destino degli ioni H⁺ è diverso e più complesso. Alcuni scienziati sono dell’opinione che l’aumento di H⁺ possa interferire con l’abbinamento eccitazione-contrazione e contribuire all’aumento del senso della fatica muscolare, ma ci sono molti studi più recenti contrastanti e comunque gli H⁺ non sarebbero gli unici responsabili della fatica muscolare. In ogni caso siamo ben lontani dal concetto di dolore muscolare dovuto alla presenza di acido lattico.

Ma allora, se il dolore che avverto il giorno dopo l’allenamento non è da imputare all’acido lattico, a chi posso dare la colpa? Quel dolore prende il nome di DOMS dall’inglese Delayed Onset Muscle Soreness e possiamo definirlo come un indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata che raggiunge il picco tra le 24 e le 48 ore dopo lo sforzo fisico e si estingue in genere entro le 96 ore.

Morale della favola:

  • Se sei uno di quelli che dà la colpa all’acido lattico per il dolore muscolare allora no, non ci siamo
  • Se sei uno di quelli che dà la colpa all’acido lattico per la fatica muscolare allora “ni”, potresti aggrapparti alla storia degli H⁺ e della fatica muscolare, ma devi sapere che non ne è l’acido lattico la causa.
  • Se invece hai impiegato del tempo a leggere e a capire questo articolo allora sì, domani puoi andare dal tuo capo o dalla tua professoressa e dire che non hai svolto il tuo lavoro per colpa dell’acido lattico.

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